La mi' Passione

La mi' Passione di Civitella d'Arna è uno spettacolo di teatro popolare itinerante in vernacolo perugino.
La sacra rappresentazione della Passione di Cristo si mette in scena la sera della Domenica delle Palme e si rifà alle antiche Sacre Rappresentazioni che sono da considerare la prima forma di teatro dell’occidente medioevale, essendo nate all’interno delle chiese intorno all’VIII – IX secolo, a supporto della liturgia di rito romano.

La culla di queste forme teatrali fu proprio il territorio perugino-assisano dove venivano chiamate “Ripresentationi”;  Civitella d’Arna, per chi non la conoscesse, è collocata tra Perugia ed Assisi.

La loro funzione era quella di aiutare il popolo, che non sapeva leggere e non conosceva il latino, a capire meglio i misteri della fede cattolica attraverso azioni sceniche di facile comprensione.

All’inizio queste rappresentazioni furono fatte all’interno delle chiese ma, grazie al loro successo, dovettero essere realizzate fuori di esse, per lo più sui sacrati e nei luoghi ad essi limitrofi.

Il tema principale era la vita del Cristo e, in modo particolare, la Sua Passione; la lingua utilizzata era il volgare parlato dalla gente.

La scoperta, da parte del Dottor Bastianelli, di una “passione” in dialetto perugino che Erminia Bovini, anziana contadina del luogo andava raccontando di aia in aia durante la settimana santa, ha stimolato gli abitanti di Civitella che, nel 2006, sotto la guida del Prof. Giuseppe Tufo, hanno iniziato a proporla teatralmente attraverso l’antica formula della ripresentatione medioevale.

Questo ritorno al passato fa sì che il nostro dialetto, richiamandosi alle antiche laudi umbre, assurga a dignità di lingua capace di esprimere in maniera alta quella sofferenza umana che trova nelle parole della Madonna, sotto la croce, lo strazio per l’impotenza umana davanti al mistero della morte che, solo nella Risurrezione del Cristo, acquista senso. 
Nella sacra rappresentazione si mescolano tre passioni: la prima è quella canonica dei Vangeli, nella quale Gesù, catturato nell’orto degli ulivi, sale fino alla crocifissione sul Golgota.

La seconda è quella di Maria che, sempre più disperata, va in cerca del figlio tra i volti della gente che incontra. 

La terza è quella dell’uomo di oggi il quale, stressato dalla vita frenetica che conduce e delle drammatiche esperienze del tempo presente cerca, anche attraverso la tradizione popolare, di trovarne il senso del suo vivere.

Personaggi ed interpreti:
Voce narrante: Filippo Zingarini
Voci recitanti: Andrea Siena, Claudio Mariucci, Massimo Tosti
Altra voce: Gabriella Borghi
Erminia Calzoni Bovini: Nicoletta Rondini
Gesù: Francesco Tufo
Ladroni: Samuele Codini, Gabriele Tosti
Giuda: Carlo Fioroni
Guardie: Moreno Tosti, Ivan Bonucci, Stefano Casagrande, Pietro Bonucci,
Tommaso Lollini, Francesco Puliga,
Caifa: Lamberto Salvatori
Accusatori: Greta Tosti, Silvano Picchio
Pietro: Lamberto Zingarini
Figuranti: Giuditta Barbero, Catia Pastorelli, Stefano Marchetti,
Simone Simonetti, Tiziano Merli, Alessio Roviglioni
Pilato: Mauro Corazzi
Cireneo: Antonello Fioroni
Veronica: Sofia Tosti
Pie donne: Daniela Chiaraluce, Anna Arcelli, Palma Veschi, Rosa Carotenuto,
Patrizia Marcaccioli, Liliana Mangialasche, Elisa Ascani, Federica Cani, Simona
Farinelli, Francesca Fioroni
Bambini: Federico Merli, Sveva Puliga, Aurora Mariani, Arianna Sorbelli, Sara
Sorbelli
Maria: Sara Tosti
Angioletto: Rachele Simonetti
Fabbro: Francesco Gardi
Falegname: Enrico Ferrucci
Giovanni: Alessandro Ascani
Amplificazione: Fabio Lollini
Luci: Federico Siena
Arna ballet: Elisa Minelli, Alessia Chiavini, Diana Ciorobtica
Canto: Cristina Bonaca,  Debora Minelli
Trucccatrice: Laura Stentella 
Aiuto regista: Stefano Tufo
Regista e sceneggiatore: Giuseppe Tufo

d1e36314Contenuto di 9466aca7 UmbriaEventi.com feedd454

 

Chiudi
Svuota
Cerca