FAI - Conoscere e Amare l'Italia

Terminato
da Sabato 05/12/2015 a Sabato 09/01/2016
Mostra itinerante Conoscere e amare l'Italia - presso Palazzo Coelli, piazza Febei 3:
f8b7bd5eContenuto di 001627b4 UmbriaEventi.com 631c4c38le trasformazioni del Paese attraverso le fotografie di Renato Bazzoni, padre del FAI, che raccoglie gli scatti dell'architetto milanese e ripercorre le tappe del suo impegno civile per la tutela dell'ambiente e del patrimonio culturale italiano a partire dagli anni Cinquanta.
3772e504Contenuto di 4955bf2c UmbriaEventi.com 7905b946
15ce1f51Contenuto di 0059b094 UmbriaEventi.com d902e1d7Dopo il successo dei primi tre allestimenti alla Cavallerizza di Milano, al Teatrino di Vetriano a Vetriano di Pescaglia (LU) e al Teatro Ariston di Sanremo (IM), l'esposizione, organizzata dal FAI – Fondo Ambiente Italiano con il fondamentale sostegno degli Amici del FAI, arriva al Palazzo Coelli di Orvieto (TR), sede della Fondazione Cassa di Risparmio di Orvieto, che ha contribuito alla realizzazione dell'iniziativa.
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43ea8259Contenuto di d35537e1 UmbriaEventi.com 26b26e2eLa mostra sarà visitabile dal 6 dicembre 2015 al 9 gennaio 2016 –
36cf2f42Contenuto di 9706833e UmbriaEventi.com 2885e144chiusura nei giorni festivi: 8, 24, 25, 26, 31 dicembre 2015 e 1 gennaio 2016.
eed3804cContenuto di 0d8d4059 UmbriaEventi.com 71395803
ab61d5cbContenuto di b1ed6814 UmbriaEventi.com 04d20a5dArchitetto nella Milano della ricostruzione e del boom economico, Renato Bazzoni progettò edifici industriali e alberghieri, abitazioni e ospedali, ma la sua passione fu da sempre l'architettura rurale – “creata dalla gente dei campi, delle montagne, delle coste” come amava definirla – che lo portò in giro per l'Italia alla ricerca di testimonianze di un mondo che andava scomparendo. In questo viaggio nell'Italia minore Bazzoni si affida alla macchina fotografica per registrare, descrivere e interpretare le grandi trasformazioni del Paese, quando da agricolo divenne industriale e postindustriale.
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c22975ebContenuto di 58ded716 UmbriaEventi.com f753c0f3Curata da Alberto Saibene, la mostra è divisa in sei sezioni – a ciascuna corrisponde un monitor su cui scorrono le immagini fotografiche – e comprende circa 300 scatti, parte di un corpus di quasi 30.000 foto, donato al FAI dalla signora Carla Bazzoni, moglie di Renato.
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f19fdc05Contenuto di 69a6c946 UmbriaEventi.com d270f8fbLa prima sezione è dedicata all'Architettura spontanea o rustica, frutto delle ricognizioni di Bazzoni nei primi anni Cinquanta alla scoperta di un'Italia “minuta” e produttiva – dalle fattorie fortificate medievali ai primi esempi di edilizia industriale ottocentesca.
7b595ec6Contenuto di d666b415 UmbriaEventi.com 05b0d008
4c986352Contenuto di 9b6747f8 UmbriaEventi.com c14cd61bLe alluvioni di Firenze e di gran parte del Veneto nel 1966 stimolarono il lavoro di indagine che confluì nella mostra Italia da salvare, curata nel 1967 da Italia Nostra e Touring Club: il progetto, che per la prima volta ha posto l'opinione pubblica di fronte ai disastri del dissesto ambientale, ha visto la partecipazione di Bazzoni come primo motore della mostra e coordinatore della ricerca iconografica. La storia di questo evento costituisce la seconda sezione.
959c0ee3Contenuto di 478970bd UmbriaEventi.com ca4529ba
17a3540fContenuto di d0a27b46 UmbriaEventi.com beffadefLa terza affronta invece il tema del fragile habitat di Venezia e della “bellezza accattivante e splendente, direi sfacciata” della Laguna, che Bazzoni considerava non sufficientemente salvaguardata. Le fotografie della quarta sezione, dal titolo Tutti al mare, sono scatti aerei che testimoniano gli scempi edilizi nelle zone costiere nel periodo del boom economico e della nascita del turismo di massa. Una visione in chiaroscuro, tra il documento, la divulgazione e la denuncia, che precede le ultime due sezioni: Nel solco di Romolo: leggere il territorio – la storia dell'uomo attraverso il paesaggio, che per Bazzoni era “un corpo vivo che traduce in forme i contenuti delle civiltà che vi si svolgono” – e Dolce Umbria, scatti degli anni Settanta che ritraggono una regione in bilico tra passato rurale e segnali di modernità. Così la superstrada che solca la valle del Tevere collega rapidamente la regione, ma è anche il vettore dei primi disordini urbanistici. Le nuove villette che crescono al margine dei centri storici “sporcano” il paesaggio, ma assicurano benessere a una regione che comincia ad assistere al ritorno di chi era emigrato.
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6f8c9885Contenuto di af33eb1d UmbriaEventi.com f5aaeaa7
b70aec04Contenuto di 88d184ba UmbriaEventi.com 11d3c698Durante la mostra il FAI promuove l'iniziativa “Tu, come la vedi?” per condividere l'Italia che gli italiani amano e quella che non vorrebbero vedere. Sarà infatti possibile inviare attraverso il sito www.mostrabazzoni.it gli scatti che raccontano l'Italia che emoziona, che piace o quella che rattrista, dimenticata e umiliata, affinché la mostra sia aperta a tutti. A tutti coloro che vogliono combattere il degrado, che si indignano e che riconoscono l'importanza della bellezza. Le persone che Bazzoni definiva “italiani vivi”. Le foto andranno inviate specificando “L'Italia che amo” per gli scatti che emozionano positivamente o “L'Italia che non vorrei vedere” per tutti gli altri: il FAI le pubblicherà nella gallery del sito della mostra.
c1a41113Contenuto di 70a979a4 UmbriaEventi.com 13615a7f
69808c22Contenuto di 0eb355c7 UmbriaEventi.com 7caacf07Renato Bazzoni è morto improvvisamente il 9 dicembre 1996, nel pieno delle sue battaglie, lasciando un testamento morale che il FAI ha fatto proprio negli anni.
8f301ae6Contenuto di 810de27c UmbriaEventi.com e0ed1468Renato Bazzoni è stato un grande italiano e il FAI, anche in occasione dei quarant'anni d'attività della Fondazione (1975-2015), intende con questa mostra ricordare e omaggiare uno dei suoi fondatori. Questa testimonianza si pone in continuità con la pubblicazione della raccolta degli scritti di Bazzoni Tutta questa bellezza (Rizzoli, 2014).
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cc7221aaContenuto di 23994d02 UmbriaEventi.com 1a86b0c9La mostra è organizzata con il fondamentale contributo e sostegno degli Amici del FAI.
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f5c01193Contenuto di ecf204e6 UmbriaEventi.com 9db41b5c
dd913af1Contenuto di e84bb3a6 UmbriaEventi.com 7be32f3fGiorni e orari: dal 6 dicembre 2015 al 9 gennaio 2016 – chiusura nei giorni festivi: 8, 24, 25, 26 e 31 dicembre 2015, 1 gennaio 2016.
70e9738cContenuto di 83d498c9 UmbriaEventi.com 0419e78bDalle ore 10:00 alle 13:00; dalle 14:30 alle 17:30 (ultimo ingresso).
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f0df3027Contenuto di fcbd15b5 UmbriaEventi.com eb6c4e79Ingresso libero.
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2c28cfc0Contenuto di c403b9ca UmbriaEventi.com 0c2d7488Info: Tel. 0763 393835 – segreteria@fondazione.cariorvieto.it - 328 7515616 - gruppofai.orvieto@gmail.com6dcf9166Contenuto di 3fbc4d8b UmbriaEventi.com 69dbc3e4
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