Le prime tracce della presenza umana nel territorio risalgono all’età del ferro, testimoniate dal ritrovamento di strumenti di lavoro e di caccia. Con la successiva apertura, nel 220 a.C, della via Flaminia, l'area viene abitata in maniera più capillare. Nel 568, i Longobardi invadono tutta la regione e viene creato, nel 571, da Faroaldo I, un Ducato longobardo con sede a Spoleto. |
Castello Medievale di Castelbuono |
Rimangono ignote le circostanze che indussero a erigere il castello di Castelbuono e gli altri castelli del monte di Bevagna così com’è ipotetica la data del X secolo della sua fondazione anche se è possibile la costituzione per fini difensivi. Incerte le ragioni per le quali il nome del castello compare nei primi documenti: Castrum Abbonis o Abboni, Castellum Aboni ecc. |
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Nel 1219, Napoleone III Rainaldi d’Antignano, a capo dei ghibellini dell’Umbria, assicura l’asservimento dei castelli di Castelbuono, Gualdo Cattaneo, Collemancio, Limigiano, Cannara e Monte Carpeno all’Impero. I Bevanati, fedeli alla chiesa, insorgono, distruggono e saccheggiano i castelli e i possedimenti degli Antignano. Nel 1315 Castelbuono si schiera con Federico da Montefeltro diventando libero comune, anche se, i Conti d’Antignano ne torneranno signori ma solo in forma onorifica. Nel 1395, Castelbuono entra a far parte della signoria dei Trinci di Foligno. Sotto la dinastia folignate si alternano alla guida del castello diversi signori e nobili delle Terre dei Trinci. | Castello Medievale di Castelbuono |
Nel 1424, con la fine della Signoria dei Trinci, Castelbuono insieme ad altri comuni viene concesso in proprietà privata a tenutari della Chiesa. All’inizio del XVI secolo la potentissima famiglia Baglioni di Perugia trova nella nobiltà bevanate la possibilità di espandere il proprio dominio su un ambìto e strategico territorio. Nel settembre del 1517 Papa Clemente VII dona a Malatesta IV Baglioni, per esprimergli gratitudine dei servigi operati presso la città di Firenze, la città di Bevagna e il castello di Castelbuono che così entrano a far parte dello stato baglionesco.
Con la decadenza della famiglia Baglioni, nel 1567, Castelbuono viene donato al territorio di Bevagna. Immediatamente Pio V dichiara il castello soggetto alla Santa Sede. Inizia così, con la fine delle grandi signorie, il lento ed inesorabile declino del castello.
Dal XVII secolo l’economia agricola ruota intorno alla presenza delle due famiglie,di proprietari terrieri ( i Luccioli Falconieri e i Torti), che possiedono anche le case più importanti del paese.
Nella prima metà dell’800 Cantalupo balza agli onori della cronaca nera e giudiziaria per essere uno dei luoghi preferiti dai briganti per nascondersi e per essere il paese natio di Luigi Lopparelli detto “il Moro”, il terribile luogotenente di Nazzareno Guglielmi “il Cinicchia” il bandito del Subasio.
Con la decadenza della famiglia Baglioni, nel 1567, Castelbuono viene donato al territorio di Bevagna. Immediatamente Pio V dichiara il castello soggetto alla Santa Sede. Inizia così, con la fine delle grandi signorie, il lento ed inesorabile declino del castello.
Dal XVII secolo l’economia agricola ruota intorno alla presenza delle due famiglie,di proprietari terrieri ( i Luccioli Falconieri e i Torti), che possiedono anche le case più importanti del paese.
Nella prima metà dell’800 Cantalupo balza agli onori della cronaca nera e giudiziaria per essere uno dei luoghi preferiti dai briganti per nascondersi e per essere il paese natio di Luigi Lopparelli detto “il Moro”, il terribile luogotenente di Nazzareno Guglielmi “il Cinicchia” il bandito del Subasio.