Palio dei Terzieri di Trevi

da Lunedì 30/09/2024 a Domenica 06/10/2024

Il Palio dei Terzieri di Trevi, alla 42ª edizione, è considerato una delle manifestazioni Medievali più importanti del centro Italia; è l'evento che apre gli appuntamenti dell'Ottobre Trevano.
Il Palio dei Terzieri di Trevi è una corsa tra i Terzieri del Castello, Matiggia e Piano che rievoca la Rinascita della Città dopo la distruzione del 1214 causata dagli spoletini per volontà del Duca Theopoldo, come riportato negli Annali Ecclesiastici.
Il giovedì antecedente il Palio, la città di Trevi, in una suggestiva ed emozionante cornice da il via ai “Riti Medievali” e tra un crescendo di musiche e spettacoli i 3 Priori raccolgono l'invito del Gran Consiglio a presentarsi il giorno del Palio con i migliori uomini di ogni Terziere. Prima sfida dell'ottobre il 'Trattato de coquina' dove i Terzieri con le loro Taverne sono impegnati sull'antica arte culinaria, una giuria di esperti decreta la vittoria, mentre in contemporanea gli astanti presenti al Convivium Terzieri, possono degustare una cena itinerante alla scoperta di Trevi.
Alla vigilia del Palio, un fastoso Corteo di oltre 500 figuranti in costume medievale (epoca1200/1350), si snoda per le vie cittadine illuminate da torce e addobbate di bandiere, stendardi e gonfaloni, in una suggestiva ambientazione medievale. Si può inoltre assistere sulla Piazza del Comune alle varie cerimonie. Dal Palco dell'Autorità, il Console e Signore di Trevi chiama il Banditore alla lettura del bando e invita i 3 Priori a dimostrare il valore di ogni Terziere. Vengono consegnate le regole del Torneo ad ogni Priore, che fa giuramento di lealtà. La riconsegna delle Chiavi della Città, al Capitano del Popolo, da parte del Priore vincitore nell'anno passato, dà il via alla nuova sfida.
Il percorso di gara, prevalentemente in salita, è di 800 metri. La partenza (dopo il terzo tocco di campana della torre) è da "Porta Nuova" e si snoda lungo le antiche mura fino alla Piazza del Comune, cuore della città.
Qui la Mora (busto ligneo raffigurante una donna guerriero esemplare unico nel suo genere) attende impaziente che il bàlio (popolano al quale è affidato il gesto conclusivo della corsa) le strappi la chiave dalla mano destra per aprire la porta della torre e dare il tocco di campana, segno simbolico della riconquista della città.

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