In un villaggio della grande savana africana ogni anno all’inizio della primavera si aspettava l’arrivo di Qilong! il grande drago verde per festeggiare il tempo della semina, della fioritura, dei fiumi ricchi d’acqua che serviva per la vita di tutti i giorni.
Tutti gli anni il drago verde arrivava, non si sa da dove, volando alto e indisturbato nel cielo limpido e poi si riposava sulla terra, fra la vegetazione della savana vicino alla sorgente dell’acqua. E gli abitanti del villaggio facevano festa con musica e canti. Ma quell’anno, quando è arrivato il drago, da molto tempo non pioveva. Mancava L’acqua che serviva per irrigare i campi, far crescere i fiori, riempire i pozzi e le pozzanghere per far bere uomini e animali… E allora, in un clima disperato, tocca agli abitanti , ai saggi del villaggio richiamare la pioggia con danze, canti e immagini … riusciranno nell’impresa? E il drago li aiuterà a far cadere la pioggia.
Si sviluppa così un percorso narrativo per immagini con danze, canti, musica, mascheroni giganti e ritmi con tamburi e altri strumenti musicali. Suggestioni che diventano una sfida alla stessa parola narrata.
I quadri drammaturgici sono semplici e di facile comprensione, nati da improvvisazioni teatrali e messi in sequenza con un ordine costruttivo e creativo, non da un copione scritto, ma dall’uso degli oggetti e della loro trasformazione artistica più che da una sequenza letteraria. Si assiste così ad uno spettacolo che è una visione onirica, un sogno, creato dalla relazioni tra gli oggetti stessi i personaggi e la loro capacità di raccontare.
Teatro Le Giravolte (Lecce)
Con: Nina Adilardi,Matteo Padula,Francesco Ferramosca, Anna Cinzia Villani
Regia: Francesco Ferramosca
Scenografie, disegni e figure: Amelia Sielo
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